Agovino rivela: "Temevo il turnover. Faiello? Mi ha sorpreso, è straordinario"

Mister Agovino è visibilmente soddisfatto dopo il successo ai calci di rigore sul San Marzano, che è valso il passaggio del turno in Coppa Italia Serie D, consentendo di conservare ancora l'imbattibilità dopo otto gare ufficiali. Il turnover adottato non sembra aver danneggiato gli azzurrostellati, apparsi propositivi e soprattutto pronti a riorganizzarsi dopo il doppio svantaggio accumulato: "A dire la verità temevo il fatto di cambiare quattro, cinque giocatori rispetto a quella che è la formazione delle ultime settimane - esordisce così il tecnico -. C'era un po' di ansia per questa piccola rivoluzione, ma pur facendo un ampio turnover, il gioco non è mai scaduto. Ho avuto risposte importantissime da chi ha giocato meno finora. Molti allenatori, davanti a risultati positivi, si fossilizzano sugli undici e non vedono cosa c'è intorno; invece questa partita mi ha dato la possibilità di vedere altro e ora so che abbiamo altri validissimi giocatori. Si sono ritagliati un posto importante nella testa dell'allenatore - prosegue -, mi mettono in difficoltà nelle scelte ma sono straordinariamente felice di questo. Non ci sono maglie assegnate in questa squadra. Dopo il 2-0 ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato a fare la partita. Abbiamo vinto attraverso il gioco, il furore agonistico, la voglia che ci mettiamo sempre, il correre per il compagno. Faiello? Non mi aspettavo la sua partita da ala pura - afferma Agovino - non pensavo potesse ricoprire questo ruolo invece mi ha smentito. E' un capitano straordinario, è stato da parte senza fare polemica in queste settimane e ha fatto una prestazione superlativa quando è stato chiamato in causa. Tifosi? Finalmente li vediamo in trasferta. Penalizzarli ad oltranza per un episodio dell'anno scorso è ingiusto. Destinare loro settanta biglietti in trasferta equivale a non dargli la possibilità di seguirci, perché sono coerenti. Ciò che possono fare si è visto sul 2-0, ci hanno spinto a rimontare. La loro spinta - conclude - non può passare inosservata, abbiamo bisogno di loro anche fuori casa".