Manfredonia, con la Paganese stadio chiuso: la società valuta azioni legali

04.02.2024 12:25 di  Emmanuele Sorrentino  Twitter:    vedi letture
Stadio Miramare Manfredonia
Stadio Miramare Manfredonia
© foto di Immagine di repertorio

Uno spiraglio di luce con il Fasano, poi nuovamente il buio: il "Miramare" di Manfredonia nuovamente chiuso, causa inagibilità dell'impianto sipontino. Con la Paganese l'ennesima gara a porte chiuse della stagione: a farne le spese il sodalizio pugliese, che in un lungo comunicato stampa preannuncia azioni legali e risarcitorie, stante l'impossibilità di disputare le gare casalinghe in presenza del pubblico e ciò, evidentemente, fino alla fine della stagione, salvo eventuali, imprevedibili, colpi di scena.
Si legge nella nota stampa: "Avviliti. È il termine più rappresentativo dello stato d’animo per questo infinito gioco dell’oca che vede protagonista lo Stadio “Miramare”. Dopo oltre 5 ore di Commissione (riunitasi per la settima volta), un nuovo nulla di fatto: domenica si torna a giocare a porte chiuse contro la Paganese.
Una notizia che sinceramente ci lascia molto perplessi - prosegue il comunicato -, un fulmine a ciel sereno rispetto al lungo e tortuoso percorso per il riconoscimento dell’agibilita dell’impianto (mai acquisita e riconosciuta) giunto ad una fase conclusiva.
Auspichiamo fiduciosi e chiediamo fattiva collaborazione a tutti i soggetti preposti, ma, ad ogni seduta della Commissione provinciale, vengono rilevate sempre nuove questioni amministrative, la quasi totalità afferranti a situazioni non di diretta competenza della società concessionaria, con richieste di produzione di certificazioni utili a sanare lacunosi situazioni del passato.
Il “Miramare” da opportunità per la città si sta rivelando una seria criticità per un progetto ad ampio respiro e che va oltre la prima squadra del Manfredonia Calcio.
Siamo ad un punto della stagione molto delicato, decisivo. L’assenza di pubblico -
ribadisce la società sipontina - inizia pesantemente farsi sentire sul fattore finanziario.
Una situazione paradossale rispetto alla quale la società sta valutando l’avvio di un’azione legale e risarcitoria per l’oggettiva impossibilità, non per proprie responsabilità, di poter dare seguito alle attività oggetto di ingenti investimenti privati a causa di grovigli della burocrazia che possono essere sciolti solo se vi è pieno è reciproco rapporto di collaborazione tra tutti i protagonisti della vicenda.
Chiediamo chiarezza e rispetto delle regole contrattuali
- conclude il Manfredonia -, serietà per il “Miramare”, struttura molto apprezzata da tanti addetti ai lavori anche di categorie superiori, e speriamo lo diventi quanto prima anche per tutti i soggetti coinvolti nella procedura di agibilità".