Il 25 aprile 1966 si disputò allo stadio Cibali di Catania una delle partite più memorabili della storia della Serie D: Massiminiana-Paternò, incontro che stabilì il record assoluto di affluenza per una gara della categoria, con ben 25.000 spettatori presenti, di cui circa 10.000 provenienti da Paternò. Nonostante lo 0-0 finale, l’evento divenne un autentico simbolo della passione popolare per il calcio dilettantistico, rendendo quella giornata una pietra miliare per l’intero movimento.

Ma quel pomeriggio non si distinse soltanto per il dato sugli spalti. Fu anche l’occasione in cui, quasi per caso, venne notato un giovane Pietro Anastasi, diciottenne centravanti della Massiminiana, che si mise in luce sotto gli occhi del direttore sportivo del Varese, Alfredo Casati, presente in tribuna per una serie di fortuite coincidenze. Colpito dal talento del ragazzo, Casati lo ingaggiò di lì a poco, dando inizio alla luminosa carriera di uno degli attaccanti più amati del calcio italiano, futuro campione d’Europa con la Nazionale nel 1968.

Quella sfida, dunque, non fu solo la più seguita della storia della Serie D, ma anche il crocevia che cambiò il destino di un giovane calciatore e contribuì a scrivere una delle pagine più romantiche e appassionanti del nostro calcio.

Sezione: Varie / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoPaganese
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