Luparense, occhi puntati su Galeotafiore: l'ex Paganese vicino al ritorno con Agovino

Prosegue senza sosta la campagna di rafforzamento della Luparense, decisa a costruire un organico competitivo in vista della prossima stagione. Il club veneto, guidato da mister Massimo Agovino, continua a guardare con attenzione al mercato del sud Italia, orientando le proprie scelte su profili giovani ma già rodati nei campionati professionistici e semiprofessionistici.

Tra i nomi più caldi in queste ore figura quello di Gioacchino Galeotafiore, difensore centrale campano classe 2000, attualmente svincolato dopo l’esperienza alla Palmese. Secondo fonti vicine all’ambiente rossoblù, il giocatore sarebbe a un passo dal trasferimento alla corte di Agovino, in quello che si preannuncia come un ritorno importante per entrambi.

Galeotafiore, infatti, ha già lavorato con il tecnico campano nella stagione 2023/2024 alla Paganese, collezionando ben 30 presenze e confermandosi come uno degli elementi più affidabili del pacchetto arretrato azzurrostellato. La stima reciproca e l’intesa tecnico-tattica sviluppata nel corso di quell’annata sembrano ora poter favorire un nuovo capitolo professionale insieme, questa volta in Veneto.

Reduce da un’annata solida alla Palmese, con 23 presenze e prestazioni sempre sopra la sufficienza, Galeotafiore si presenta come un profilo di sicura affidabilità e con già una buona esperienza alle spalle. Cresciuto nel settore giovanile della Salernitana, ha già militato in Serie C con le maglie di Foggia e Seregno, accumulando minuti e maturità che lo rendono oggi un elemento pronto per un ruolo da protagonista.

Per la Luparense, il possibile ingaggio del centrale campano rappresenterebbe un ulteriore tassello nell’ottica di una rosa costruita con equilibrio tra gioventù ed esperienza, con l’obiettivo di alzare il livello qualitativo soprattutto nel reparto difensivo.

L’ufficialità potrebbe arrivare a breve, ma l’operazione è ormai indirizzata. E con l’eventuale arrivo di Galeotafiore, mister Agovino si assicurerebbe non solo un difensore affidabile, ma anche un interprete già pienamente integrato nella propria idea di gioco.