L’estate azzurrostellata è entrata nel vivo. Mentre l’intero movimento dilettantistico attende l’ufficialità dei nuovi organici e la composizione dei gironi per la stagione 2025/2026, a Pagani si respira un clima di rinnovata attesa. La Paganese, archiviata una stagione interlocutoria e ricca di rimpianti, si prepara a voltare pagina. Non solo con ambizioni rinnovate, ma con la ferma volontà di restituire dignità e competitività a una piazza che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, anche nei momenti più difficili.

Le novità societarie non sono mancate. Il presidente onorario e main sponsor Nicola Cardillo, che ha confermato la volontà di dare continuità al progetto, è chiamato ora a passare dalle parole ai fatti. In città si respira la voglia di tornare protagonisti, ma tutto passa da una programmazione concreta, credibile, e da una struttura dirigenziale all’altezza del blasone azzurrostellato.

Dopo la fine del rapporto con Raffaele Esposito, l’attenzione è tutta rivolta alla scelta del nuovo allenatore. La dirigenza ha avviato colloqui con diversi profili, con Novelli tra i papabili (e prossimo alla firma), alla ricerca di un tecnico capace di garantire pragmatismo, gioco e gestione. Non sarà una scelta semplice: servono idee chiare e, soprattutto, un’identità tattica coerente con le ambizioni della società. La rosa, che verrà inevitabilmente rinnovata, dovrà essere costruita su un mix equilibrato di esperienza e giovani motivati, senza più margine per scommesse o esperimenti fuori contesto.

In parallelo, l’intero panorama della Serie D attende di conoscere il quadro definitivo delle squadre iscritte. Come ogni anno, ci si aspettano rinunce, fusioni e possibili ripescaggi, che potrebbero modificare profondamente la mappa dei gironi. La Paganese si candida a essere una delle certezze del prossimo torneo, probabilmente inserita in un girone diverso dal G, dove ha già preso parte in due stagioni su tre dal ritorno tra i Dilettanti. Tuttavia, le dinamiche federali restano fluide e non si possono escludere sorprese fino alla fine di luglio.

In questo contesto, è fondamentale non perdere tempo. Il mercato deve decollare, così come la definizione dello staff tecnico e organizzativo. La Paganese ha bisogno di tornare a essere un club ambizioso, rispettato e temuto. Ma per riuscirci serve pianificazione, non improvvisazione. E serve, soprattutto, una comunicazione chiara con la tifoseria, che merita rispetto e coinvolgimento.

La città è pronta, come sempre. Adesso tocca alla società dimostrare che la Paganese non è soltanto una partecipante alla Serie D, ma una pretendente credibile. Il futuro è adesso. E Pagani aspetta segnali.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 00:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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