"Sai perché mi batte il corazón? Ho visto D'Agostino". Finale in discesa, e chi li ferma più? Una Tribuna Stampa “allagata”!

L’Editoriale di TuttoPaganese.it, a margine della sfida interna con il Real Monterotondo Scalo, vinta dalla Paganese con il risultato di 4-0
18.04.2023 11:10 di  Emmanuele Sorrentino  Twitter:    vedi letture
"Sai perché mi batte il corazón? Ho visto D'Agostino". Finale in discesa, e chi li ferma più? Una Tribuna Stampa “allagata”!
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© foto di Carlo Giacomazza/CGP Photo Agency

La Paganese ora viaggia spedita verso l'obiettivo principale della promozione in Serie C: lo sta facendo dopo aver percorso fasi di questa stagione decisamente contrastanti l'una dall'altra. Dopo un avvio in sordina, che aveva relegato gli azzurrostellati fuori dalla lotta per la vittoria finale del campionato, in cui il Sorrento era quasi irraggiungibile con i suoi dieci punti di vantaggio, gli uomini di Giampà, partita dopo partita, sono riusciti a mettersi in sesto e, a suon di vittorie, ben nove di fila, hanno ridimensionato il divario dai costieri, fino al definitivo sorpasso. Da questo punto in poi si è aperta, però, una terza fase: D'Agostino e compagni, ormai esausti per la lunga cavalcata e l'intraprendente rincorsa sui rossoneri, hanno ceduto il passo ad Atletico Uri e Palmese, rimediando due sconfitte cocenti per come sono arrivate. Serviva anche questo per fortificare la mente e i muscoli della formazione azzurrostellata, che ha ripreso la marcia verso la meta in maniera più spedita, riuscendo a resistere persino alle pressioni ambientali della trasferta di Sorrento.

E domenica pomeriggio, a margine della sfida con il Real Monterotondo, in un "Marcello Torre" invaso da pochi temerari, che hanno sfidato il clima quasi invernale, sebbene nel corso di una primavera inoltrata, e una pioggia incessante, che non ha lasciato scampo per un solo secondo, riecheggiava un coro "curioso", figlio di altri tempi e di altri fenomeni del mondo del calcio, intonato dagli impavidi tifosi presenti nel settore "Distinti", unico coperto con la "benedetta" tettoia (per la Tribuna si aspetta ancora, sic!). "Sai perché mi batte il corazón? Ho visto D'Agostino!", parafrasando la canzoncina che nel frattempo era stata intonata dai circa 500 supporters, o poco più, presenti allo stadio. Sì, in effetti è così: D'Agostino è l'anima di questa squadra, un talento che si è caricato il peso e la sofferenza di questa piazza, affranta ancora per la retrocessione della passata stagione, per come arrivata e per gli strascichi che ha portato con sé, spingendo la Paganese verso il "paradiso" della Serie C, categoria che ha difeso con umiltà e rispetto, professionalità e serietà, per ben sedici anni. E al suo fianco, un indomabile partner, Francesco De Felice, che è sempre più il bomber di questo gruppo e capocannoniere dell'intero girone. Un coppia che funziona bene, ma anche un gruppo che funziona bene, amalgamato saggiamente da mister Giampà, che è riuscito a trovare finalmente la giusta quadra, nonostante le difficoltà incontrate. Un mix che spinge la formazione campana verso l'obiettivo prefissato in tempi non sospetti: questa è la carica, e chi li ferma più?

La sfida con i laziali di domenica scorsa, come è noto, si è disputata in condizioni quasi proibitive, sotto il diluvio del "Torre" che non ha scalfito il cuore dei supporters accorsi presso l'impianto sportivo cittadino. La stessa pioggia che, da diverse settimane, forse anche mesi, si è insinuata nell'intercapedine invadendo la Tribuna Stampa, lo spazio riservato ai giornalisti accreditati per l'evento. Non una posizione privilegiata, ma la postazione messa a disposizione di persone che, come i calciatori, lo staff tecnico, quello medico-sanitario, gli arbitri e via dicendo, svolgono il proprio lavoro con umiltà, diligenza, professionalità. Avere contezza dell'esistenza di un box per la stampa e per gli operatori media è una piacevole sorpresa, così come una fortuna dal momento che, non tutti gli impianti sportivi di Serie D, ne hanno uno in dotazione. Di certo, però, lavorare su supporti di appoggio per strumenti informatici invasi dall'acqua che penetra dal tetto di copertura, creando potenziale nocumento, a causa della presenza di impianti elettrici ivi installati con conseguente rischio per l'incolumità di quanti la frequentano, non è il massimo. Per una città che vuole tornare in Serie C, sarebbe opportuno che anche l'Ente comunale, che dovrebbe garantire la manutenzione dell'impianto, a prescindere dalla concessione dello stesso alla società Paganese, si attivi per risolvere tale problematica, nei limiti delle risorse a disposizione e della tempistica necessaria. Ne va dell'immagine di un intero territorio.