"Resettare è la parola sbagliata": ha ragione D'Agostino! La Paganese "ha messo da parte" la disfatta di Tivoli. Ora sotto con la Casertana!

15.05.2023 17:00 di  Emmanuele Sorrentino  Twitter:    vedi letture
"Resettare è la parola sbagliata": ha ragione D'Agostino! La Paganese "ha messo da parte" la disfatta di Tivoli. Ora sotto con la Casertana!

"Resettare è la parola sbagliata": come non dare ragione al capitano, Stefano D'Agostino, che in conferenza stampa ha provato a spiegare la delusione e lo sconforto che ha avvertito la squadra dopo la disfatta di Tivoli. Vero è che cancellare tutto quanto, dopo aver accarezzato il sogno della promozione in Serie C, sfumato in quegli ultimi tremendi venti minuti di gioco, è piuttosto difficile, complicato. "Mettere da parte", come precisava ieri il "Mago", sì: perché questo ha fatto la Paganese, ha messo da parte la debacle maturata in terra laziale per proiettarsi corpo e anima verso la conquista di questi play-off, che possono sembrare probabilmente inutili, ma da non sottovalutare alla luce del caos che sempre regna nel calcio italiano in termini di iscrizione.
In un pomeriggio di maggio quanto mai piovoso, gli azzurrostellati hanno giocato nuovamente a calcio come sanno concretamente fare, al netto di un avvio non proprio convincente che aveva fatto temere il peggio. La squadra è tornata a girare come qualche settimana fa, anche quando le defezioni contemporanee di De Felice e Semonella, entrambi assenti per squalifica, potevano avere serie ripercussioni sull'economia della gara. 

Gli uomini di Giampà non hanno mai rischiato: superata la mezz'ora sono riusciti a passare meritatamente in passaggio, dopo qualche giocata non proprio impeccabile sotto porta, accompagnata da alcuni straordinari interventi salva risultato di Casagrande. Hanno raddoppiato nella ripresa con un'invenzione di Sicurella, senza preoccuparsi del potenziale assalto degli ospiti. Hanno dilagato nel finale con Cusumano, nonostante l'inferiorità numerica, determinata dall'espulsione rimediata da Esposito, che percorre impavido un'ampia prateria concessa dalla retroguardia amaranto. Poi, sei minuti di fuoco, in cui i laziali sono riusciti ad accorciare le distanze, giungendo fino al 3-2. Ed è qui che potrebbe aprirsi un nuovo capitolo dedicato alle "regalie" del pacchetto arretrato di casa. Se da un lato, l'arbitro Terribile ha forse ingigantito il tocco con il braccio di Maccherini, concedendo un penalty di certo non così tanto evidente, dall'altra Giannetti, sempre presente e pericoloso sulle tante palle inattive di marca Lupa, riusciva a mettere a segno la rete del 3-2, che rende meno largo il passivo. Erano gli ultimi sei minuti, quelli di recupero. Ma se il tempo a disposizione fosse stato più ampio, cosa sarebbe successo? Avremmo raccontato di una nuova disfatta, simile a quella di Tivoli? Chissà...

Al popolo azzurrostellato resta comunque la qualificazione nella finale dei play-off di Serie D: avversario di turno è la Casertana di Cangelosi, formazione che ambiva alla vittoria del torneo e venutasi a trovare a leccarsi le ferite dopo un volo pindarico senza precedenti. Contro i falchetti, la Paganese dovrà centrare l'obiettivo che permette di tenere acceso quel lumicino di speranza verso il ritorno tra i professionisti. A favore due risultati su tre, di fronte una squadra domata largamente nel match di andata, terminato poi con un pareggio acciuffato in extremis dai rossoblu; battuta poi al ritorno, in una sfida che mise in risalto le potenzialità della formazione di mister Giampà.
Ora sotto con la Casertana: vietato fallire!