La Paganese presenta il nuovo direttore sportivo Bocchetti: domani conferenza stampa alla Baccaro Art Gallery

La Paganese Calcio 1926 si appresta a voltare ufficialmente pagina, inaugurando una nuova fase sportiva e gestionale con la presentazione del nuovo direttore sportivo Antonio Bocchetti. L’evento, molto atteso dalla piazza azzurrostellata, si terrà sabato 14 giugno 2025 alle ore 17:00 nella raffinata cornice della Baccaro Art Gallery di Pagani, location d’eccezione scelta per sottolineare l’importanza e il valore simbolico di questo nuovo inizio.

Bocchetti, annunciato ufficialmente nella giornata di ieri dalla società, sarà presentato alla stampa e ai tifosi in una conferenza che non rappresenta solo un appuntamento formale, ma anche un primo momento di dialogo con la città e con l’ambiente sportivo. L’arrivo dell’ex difensore, già dirigente apprezzato per competenza e visione tecnica, si inserisce in un progetto di rinnovamento che punta a restituire entusiasmo e identità alla squadra.

A rendere ancor più significativa l’iniziativa è la scelta della location, simbolo della vivacità culturale paganese, e la capillare copertura mediatica predisposta dalla società. La conferenza sarà infatti trasmessa in diretta televisiva su Telenuova (canale 92 del digitale terrestre) e in streaming sulla pagina Facebook ufficiale “Gruppo Telenuova”, per permettere a tifosi, addetti ai lavori e semplici appassionati di vivere in tempo reale un passaggio chiave della nuova stagione.

In una nota ufficiale, la Paganese ha voluto esprimere un sentito ringraziamento agli editori Franco e Giovanni Pepe e alla direttrice responsabile Aurora Torre per la disponibilità e la sensibilità dimostrata, che hanno reso possibile la copertura integrale dell’evento.

Sabato, dunque, sarà il momento delle prime parole, delle intenzioni programmatiche e – inevitabilmente – delle aspettative. Bocchetti avrà il compito di ricostruire dalle fondamenta l’organico azzurrostellato, con la sfida di coniugare concretezza gestionale e ambizione sportiva, in una piazza che, pur ferita, non ha mai smesso di amare i propri colori.