Nel post-gara del “Torre”, Raffaele Novelli ha offerto una lunga analisi della prestazione che ha consegnato alla Paganese tre punti importanti contro il Gravina. L’allenatore ha espresso soddisfazione per la solidità difensiva ritrovata e per la continuità mostrata dalla squadra nel corso dei 98 minuti, evidenziando come l’atteggiamento mentale sia oggi uno dei fattori determinanti nella crescita del gruppo.

Novelli ha sottolineato che le difficoltà difensive emerse nella gara precedente erano legate soprattutto a situazioni di prevenzione e scalate non eseguite con la necessaria tempestività, ma ha rimarcato come tali aspetti siano stati corretti: “Oggi, sulle situazioni dinamiche di gioco, non abbiamo sofferto nulla e la squadra ha prodotto tanto. Stiamo lavorando per dare continuità fino al 98º, perché finché l’arbitro non fischia c’è partita”.

Sul fronte offensivo, pur riconoscendo la mole di occasioni create e le numerose palle gol prodotte, il tecnico ha insistito sulla necessità di mantenere fiducia e lucidità fino in fondo: “Il problema nostro sarebbe smettere di crederci. Nel primo tempo abbiamo avuto tre o quattro palle gol importanti. Non cambiamo idea fino alla fine: prima o poi la trovi. Quando la sblocchi, gli avversari si alzano e ti lasciano più spazi”.

È tornato anche sul tema della finalizzazione, ribadendo con fermezza la posizione espressa nelle settimane precedenti: “Non ho bisogno di nessuno. Va bene così. Sono convinto che lavorando con gli stessi interpreti possiamo ridurre le tante occasioni sprecate attraverso il lavoro. Questa squadra ha intensità, fame, ambizione e appartenenza”.
Per il tecnico, la crescita passa attraverso l’identità e la continuità del gruppo, più che attraverso l’innesto di un centravanti di peso: “Puoi avere un giocatore che ti fa due gol in più, ma non è quello che ti porta fino in fondo. Noi cresciamo nella ricerca dell’idea e nel rimanere in gara fino alla fine”.

Ampia la riflessione sulla gestione dei cambi e sulle scelte tecniche: “I cambi servono a trovare soluzioni quando non ci sono. Se la squadra spinge, crea densità centrale, si inserisce sugli esterni e interpreta bene la gara, non c’è senso di cambiare. L’attaccante in più deve entrare nel momento giusto della gara. Chi arriva deve adeguarsi all’idea di squadra, non viceversa”.
Novelli ha difeso il lavoro dei suoi giocatori offensivi: “Hanno fatto un buon lavoro, sono andati dentro, hanno fatto una buona fase di possesso. Ci alleneremo ancora di più per concretizzare l’enorme lavoro che costruiamo”.

Sul tema mercato e sulla situazione di alcuni elementi, il tecnico ha chiarito: “Se c’è qualcuno che esprime volontà di andare via, allora si sostituisce. Fino adesso nessuno. Il problema è che oggi non c’è più continuità: tre tesseramenti, tre trasferimenti… così un calciatore non si sente più a casa. Servirebbe cambiare regolamento. Le società investono e devono avere serietà e professionalità”.

Novelli ha poi affrontato anche la questione relativa ai giovani e agli equilibri interni: “Langella è un ottimo calciatore, ma ci sono equilibri di gara e motivazioni. Ci sarà il momento per tutti. Abbiamo un 2007 e c’è un regolamento: se lo metti alto devi fare due o tre cambi e rischi di rompere un equilibrio che oggi sta funzionando”.

Riguardo all’infortunio di Figueras, il tecnico ha rassicurato: “Ha avuto un dolore dietro al ginocchio, non è muscolare e non sembra grave. Quando un ragazzo sente di non poter spingere, è giusto fermarsi, soprattutto contro giocatori che attaccano la profondità”.

In chiusura, uno sguardo alla prossima sfida con il Nola e al peso della classifica: “Il momento in cui iniziamo a distinguere le situazioni avremo difficoltà. Se guardiamo la classifica e non viviamo il quotidiano, arrivano le vertigini. Un campionato così difficile lo rendiamo meno difficile con intensità, mentalità e vita di squadra dentro e fuori dal campo. Se perdo il presente, diventa tutto complicato”.

Un intervento lungo, denso e coerente con la filosofia che Novelli ripete dall’inizio della stagione: crescita quotidiana, identità di squadra, lavoro costante e rifiuto di scorciatoie. La Paganese, intanto, continua a correre.

Sezione: Varie / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 21:17
Autore: Redazione TuttoPaganese
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