Paoloni ancora nei guai: dopo il caso Cremonese-Paganese, coinvolto in altre due vicende

07.10.2024 21:16 di  Redazione TuttoPaganese  Twitter:    vedi letture
Fonte: TeleColor
Marco Paoloni
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Marco Paoloni
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Nel 2011, la Cremonese si trovò al centro di uno dei più inquietanti scandali del calcio italiano: il caso di calcioscommesse che coinvolse il suo portiere, Marco Paoloni. L’inchiesta partì da un episodio assurdo avvenuto durante la partita contro la Paganese, il 14 novembre 2010. Durante il match, diversi giocatori della Cremonese iniziarono improvvisamente ad accusare malori. L’intera squadra venne sottoposta ad accertamenti sanitari e le analisi del sangue mostrarono tracce di benzodiazepine, un potente sedativo. La scoperta lasciò attoniti i dirigenti e i tifosi della Cremonese.

L’indagine, condotta dalla Procura di Cremona, si concentrò subito su Marco Paoloni, il portiere della squadra, che ben presto venne accusato di essere l’autore del gesto. Paoloni, infatti, ammise di essere coinvolto in un giro di scommesse clandestine e di aver tentato di alterare il risultato di quella partita. L’inchiesta portò all’arresto di Paoloni e di altre persone coinvolte nello scandalo, rivelando un’organizzazione criminale che truccava partite su larga scala, dalle categorie minori fino alla Serie B. La Cremonese si ritrovò suo malgrado al centro della bufera mediatica e legale.

Pur essendo completamente estranea ai fatti, la società subì un danno d’immagine enorme. La squadra lombarda, che da anni cercava di risalire la china e tornare a brillare nei campionati superiori, venne associata a uno degli scandali più tristi e controversi della storia del calcio italiano. Il processo fu lungo e complicato: Paoloni venne inizialmente squalificato per cinque anni e proposto per la radiazione, mentre continuavano a emergere nuovi dettagli sulle sue attività di scommettitore e intermediario tra organizzazioni criminali e il mondo sportivo. Nel marzo del 2019, però, Paoloni venne assolto dall’accusa, poiché non vennero trovate prove concrete del gesto.

Tuttavia, l’immagine del portiere e della Cremonese rimasero irrimediabilmente compromesse. Dopo anni di lontananza dai campi di calcio, nel 2021, la FIGC concesse a Paoloni la grazia, permettendogli di tornare a calcare i terreni di gioco, ma i guai non erano finiti. Recentemente, l’ex portiere è finito nuovamente sotto i riflettori per una presunta truffa immobiliare: Paoloni avrebbe affittato lo stesso appartamento a più persone a Civitavecchia, incassando caparre da numerosi inquilini senza mai consegnare loro le chiavi. Parallelamente, è stato squalificato per cinque mesi dal Tribunale Federale Nazionale per una nuova vicenda legata al mondo del calcio: proponeva provini a pagamento a giovani calciatori, senza essere iscritto all’albo degli agenti. Per la Cremonese, il caso Paoloni è rimasto una ferita aperta per molti anni, segnando profondamente la storia del club e rappresentando uno degli esempi più clamorosi di come la corruzione possa intaccare persino il cuore dello sport.