Oggi il “Marcello Torre” si prepara a tornare quel catino di passione e identità che da sempre accompagna la Paganese nelle giornate che contano. La sfida contro la Virtus Francavilla non è una gara come le altre: è un banco di prova per misurare ambizioni, carattere e consapevolezza di una squadra che sta cercando di dare continuità a un percorso di crescita solido, fatto di equilibrio tattico, spirito di gruppo e intensità.

Raffaele Novelli lo sa bene: il valore aggiunto, oggi più che mai, sarà la spinta del pubblico azzurrostellato. La tifoseria si è mobilitata in massa, pronta a colorare gli spalti e a trasformare il Torre in un fortino. Perché a Pagani il calcio non è solo sport, è appartenenza, è storia, è una fede che si rinnova ogni domenica.

La Virtus Francavilla arriva con la consueta organizzazione e una rosa capace di mettere in difficoltà chiunque, ma la Paganese — sospinta dal proprio pubblico — dovrà imporsi sul piano dell’intensità, sfruttando l’entusiasmo e la compattezza che Novelli è riuscito a costruire in queste settimane.

Serve una prova di maturità, di quelle che lasciano il segno e che possono rappresentare la svolta di una stagione. Al Torre, oggi, non si gioca soltanto per i tre punti: si gioca per consolidare un’identità, per far capire che questa Paganese può e vuole essere protagonista.

Il fischio d’inizio sarà solo l’inizio di una battaglia sportiva, ma la vera forza dovrà venire da fuori: dalle tribune, dai cori, dai volti di chi crede in questa squadra. Perché quando il “Marcello Torre” si accende, la Paganese sa come trasformare una partita in un evento, e un sogno in qualcosa di concreto.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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