Il campionato di Serie D entra nel vivo e i primi segnali di tensione cominciano a farsi sentire. In particolare, Real Normanna e Sarnese hanno deciso di dare una sterzata decisa al proprio percorso stagionale intervenendo sul fronte più delicato: la guida tecnica. Scelte coraggiose, forse inevitabili, dettate dalla necessità di invertire una rotta che rischiava di compromettere già a ottobre le rispettive ambizioni.

Le due società hanno puntato su cambi di panchina con l’obiettivo di ritrovare identità, entusiasmo e soprattutto punti pesanti per risalire la classifica. La mossa è chiara: dare una scossa all’ambiente e rilanciare le ambizioni in un torneo che non perdona chi resta indietro. Resta da capire se l’impatto sarà immediato o se servirà del tempo per vedere i frutti della rivoluzione tecnica.

In questo scenario si inserisce la Paganese, che al contrario sembra aver trovato la giusta quadra. Dopo settimane di rodaggio e qualche passaggio a vuoto, gli azzurrostellati hanno mostrato segnali di crescita confortanti, sia sul piano del gioco che della solidità mentale. La squadra di Raffaele Novelli appare oggi più sicura dei propri mezzi, con un’identità chiara e una rosa che inizia a rispondere in maniera compatta alle richieste del tecnico.

Mentre attorno regna il fermento, a Pagani si respira un’aria diversa: non di euforia, ma di fiducia. La sensazione è che la Paganese abbia imboccato la strada giusta per affrontare la stagione con maggiore serenità, consapevole che i risultati arriveranno con il lavoro, senza strappi né rivoluzioni.

Real Normanna e Sarnese provano a riaccendere il motore con un cambio drastico. La Paganese, invece, dimostra che la continuità, se supportata da programmazione e convinzione, può essere la chiave per guardare al futuro con ambizione.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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