La notizia che da settimane aleggiava nell’aria si è trasformata in realtà. L’ACR Messina è ufficialmente in liquidazione giudiziale. Il Tribunale ha infatti accolto l’istanza della Procura, pronunciando la sentenza di fallimento nei confronti della società calcistica peloritana, fino a poco tempo fa nelle mani della Aad Invest Group e di Pietro Sciotto, con la gestione sportiva affidata alla Doadi Srls.

Un verdetto che segna una frattura profonda nella storia del calcio cittadino e che mette la parola fine a un percorso già da tempo segnato da difficoltà economiche e gestionali.

Il collegio giudicante – presieduto da Ugo Scavuzzo, con Daniele Carlo Madia relatore – ha respinto la richiesta di esercizio provvisorio avanzata dal club. Un “no” che chiude definitivamente l’esperienza targata Sciotto-Alaimo, caratterizzata da anni di scelte contestate e dalla mancata concretizzazione della cosiddetta “cessione fantasma”, che aveva alimentato soltanto attese e incertezze.

Nel provvedimento, depositato in mattinata, i giudici hanno utilizzato parole dure e inequivocabili: si parla di “irreversibile stato di insolvenza, grave e non transitorio, di oggettiva impotenza economica”, con riferimento alla mole di debiti accumulati, all’assenza di liquidità e a perdite di esercizio ormai ingestibili.

Contestualmente, il Tribunale ha nominato Maria Di Renzo come curatrice fallimentare. A lei spetterà il compito di gestire una fase delicatissima: da un lato, salvaguardare quanto rimane del patrimonio sociale; dall’altro, verificare la possibilità di garantire una continuità dell’attività sportiva tramite una rapida procedura a evidenza pubblica.

La prima sfida consisterà nel quantificare le risorse necessarie per un eventuale esercizio provvisorio, passaggio imprescindibile per qualsiasi soggetto intenzionato a rilevare la società.

La città dello Stretto, già provata da stagioni travagliate sul campo, si trova ora a vivere una delle pagine più dolorose della propria storia sportiva. L’incertezza è totale: se da un lato il fallimento sancisce la fine dell’era Sciotto, dall’altro lascia aperto un interrogativo inquietante sul futuro.

La speranza è che la tradizione calcistica del Messina non venga cancellata e che un nuovo progetto, credibile e solido, possa restituire dignità a una piazza che, nonostante tutto, non ha mai smesso di amare la propria squadra.

Sezione: Varie / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPaganese
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