EDITORIALE | Pagani e il suo figlio calcistico De Feo: vero simbolo di appartenenza, i social impazzano. Nocerina, che mercato!

Nella mattinata di ieri, Pagani si è svegliata con un sussulto d’orgoglio, mescolato a un filo di preoccupazione. La notizia, rilanciata da un noto portale web, dell’interessamento di diversi club nei confronti di Francesco De Feo, paganese DOC, ha scosso una piazza che, proprio nel legame viscerale tra città e identità calcistica, ha sempre trovato le sue radici più profonde.

De Feo non è solo un calciatore. È un simbolo, un rappresentante di quella Paganese che sogna un progetto fatto di cuore, sudore e senso di appartenenza. Vederlo con la maglia azzurrostellata non è solo una questione tecnica: è un messaggio, un gesto che tiene accesa la fiaccola della passione popolare, soprattutto in un momento in cui il calcio locale ha bisogno di punti fermi.

E proprio per questo, la voce di Pagani si è levata chiara: sui social non sono mancati attestati di stima ed affetto di quanti vorrebbero vedere De Feo ancora indossare la maglia azzurrostellata. È un appello sentito, popolare, autentico. Il desiderio collettivo di trattenere uno dei propri, in un'epoca in cui il calcio sembra spesso perdere il contatto con i territori e le persone che lo rendono vivo.

Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, la Nocerina continua a rubare la scena, confermandosi una delle mattatrici del mercato estivo. Colpi in entrata, trattative serrate, e una progettualità che, almeno sulla carta, sembra voler restituire ai molossi un ruolo di primo piano nella prossima stagione. Un fermento che non può passare inosservato agli occhi delle altre formazioni di Serie D, in un Agro Nocerino-Sarnese che è salito alle luci della ribalta dal punto di vista del calciomercato.

Di fatto, la vicenda De Feo assume un valore ancora più rilevante: trattenere un simbolo della città può essere il primo passo per rilanciare un progetto identitario, forte, che metta al centro Pagani e i paganesi, dentro e fuori dal campo.
Il mercato dice tanto, ma l’appartenenza dice tutto.
In un calcio che cambia in fretta, dove tutto può passare in poche ore, trattenere De Feo significherebbe scrivere una storia diversa: più autentica, più vera...