È stata una giornata amara e controversa per la Givova Pagani, sconfitta per 6-3 dall’Arcudace Palmi nella prima gara del triangolare playoff che mette in palio la promozione in Serie B. Una partita che, al di là del risultato, ha lasciato l’amaro in bocca per una lunga serie di episodi che nulla hanno a che vedere con i valori fondanti dello sport e che hanno inevitabilmente condizionato l’andamento dell’incontro.

Il match si era aperto nel migliore dei modi per le ragazze allenate da mister Tortora, passate in vantaggio con una bella iniziativa di Alessia Zoppo. La reazione delle padrone di casa non si è fatta attendere e ha portato al ribaltamento del punteggio. La Givova Pagani, però, ha reagito con carattere, riportando la parità grazie a un’azione ben orchestrata su calcio d’angolo finalizzata da Michela Mercogliano. Proprio quest’ultima, a inizio ripresa, aveva riportato le sue compagne avanti, sfruttando un’uscita sbagliata del portiere calabrese.

Sul 3-2 per le paganesi, l’episodio che ha cambiato volto alla gara: un fallo evidente ai danni di una giocatrice campana non viene sanzionato dal direttore di gara. Con l’atleta ancora a terra e il portiere intento a protestare, l’Arcudace ha proseguito l’azione trovando la rete del 4-3. Una marcatura che ha suscitato lo sconcerto generale e ha acceso ulteriormente gli animi, già tesi per il clima competitivo della posta in palio.

Ma la situazione è degenerata pochi minuti dopo, quando una giocatrice della Givova Pagani ha accusato un malore improvviso, verosimilmente causato dalle condizioni climatiche estreme all’interno del palazzetto, dove la temperatura sfiorava i 40 gradi. A rendere ancora più grave l’accaduto, secondo quanto riportato dal sodalizio paganese, è estata la mancanza di un medico a bordo campo – figura obbligatoria da regolamento – con l’arrivo del 118 che si è fatto attendere per oltre mezz’ora. Momenti di grande apprensione, in cui la salute dell’atleta ha giustamente assunto priorità assoluta su qualsiasi considerazione sportiva.

Alla ripresa del gioco, la Givova Pagani è apparsa inevitabilmente scossa, incapace di reagire emotivamente allo shock appena vissuto. L’Arcudace Palmi ha così trovato altri due gol che hanno fissato il risultato sul definitivo 6-3, punteggio troppo severo per quanto visto nella prima parte del match.

A rendere ancora più amara la trasferta calabrese, secondo quanto riportato dal Givova Pagani sul proprio profilo Facebook, sono stati i cori offensivi e denigratori rivolti per tutta la durata della partita ad alcune giocatrici della squadra ospite da parte di una parte del pubblico di casa. Un comportamento inqualificabile che ha contribuito ad alimentare un clima ostile e del tutto inadeguato a una manifestazione di tale importanza.

La Givova Pagani torna a casa con zero punti, ma con la consapevolezza di aver affrontato la gara con coraggio e dignità, anche in condizioni limite. Resta l’urgenza di riflettere sull’organizzazione di eventi sportivi che devono garantire non solo equità tecnica, ma soprattutto sicurezza, rispetto e civiltà.

Il cammino playoff non è ancora compromesso. Ci sarà un’altra occasione per dimostrare il valore di questo gruppo, unito più che mai attorno ai propri colori. E stavolta, si spera, in un contesto all’altezza della passione e del sacrificio che il futsal femminile merita.

Sezione: Serie Minori / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 20:00 / Fonte: Lady Futsal C5
Autore: Redazione TuttoPaganese
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