Il tema della mancata copertura della Tribuna dello stadio “Marcello Torre” di Pagani torna al centro del dibattito cittadino. A rilanciarlo è stato l’imprenditore e politico paganese Vincenzo Calce, che sui social ha espresso forti critiche verso l’amministrazione comunale, chiamando direttamente in causa il sindaco Lello De Prisco e il presidente del consiglio comunale Gerardo Palladino.

Il post, pubblicato dopo la partita di mercoledì sera contro l'Acerrana, ha preso spunto dall’esperienza vissuta da famiglie e tifosi presenti sugli spalti: “Una serata autunnale ideale fino al temporale che li ha costretti a lasciare la tribuna. Cosa dobbiamo ancora aspettare? Quali altre ‘Universiadi’ servono? Che fine ha fatto il progetto già finanziato? È ora che l’amministrazione dia risposte concrete”, ha scritto Calce.

Le sue parole hanno immediatamente suscitato numerosi commenti da parte di cittadini paganesi, che hanno animato il dibattito online, raccontando esperienze e malumori. Qualcuno ha sottolineato con ironia: “Ieri sera mi sono trasformato in un giornalista entrando nella sala stampa per proteggermi dalla pioggia”. Un altro ha ricordato: “Sono passati sei anni dalle Universiadi e non si può arrivare al 2025 senza un progetto esecutivo. Qui non si riverniciano neanche le inferriate”.

C’è chi ha parlato apertamente di “vergogna per una città che ha militato tanti anni tra i professionisti e non ha ancora una tribuna coperta”. Altri hanno evidenziato il paradosso per cui “i distinti costano meno della tribuna eppure sono coperti da anni, mentre la tribuna resta scoperta nonostante ospiti anche le autorità”.

Il malcontento si è allargato a questioni più ampie: “Quelli che subiamo siamo noi tifosi, loro se ne vanno nei distinti e intanto continuano a vendere abbonamenti per la tribuna”. Non sono mancati attacchi diretti all’amministrazione: “Il problema è questa massa di incapaci al Comune, cambiate mestiere”, e richiami a promesse disattese: “Ricordo che era stato annunciato un intervento di decoro allo stadio, ma non è stato fatto neanche una 'pittata' alle mura perimetrali”.

Un altro tifoso ha raccontato la disavventura vissuta in curva: “Quando ha iniziato a piovere sono dovuto scappare nei distinti, e all’esterno non mi hanno fatto entrare con l’ombrello. Poi, sotto la pioggia, me lo hanno restituito senza dire nulla”. Non sono mancati commenti più duri e diretti, come “Siamo la vergogna del Sud, andate a lavorare”. In mezzo alla rabbia, anche domande senza risposta: “E che fine hanno fatto i soldi?”, “Domanda molto difficile”.

Il dibattito social, acceso e partecipato, dimostra ancora una volta quanto lo stadio rappresenti un tema identitario e sentito dalla comunità. E quanto i cittadini pretendano risposte concrete sul futuro del “Marcello Torre”.

Sezione: Varie / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPaganese
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