C’è modo e modo di uscire da una competizione. La Paganese, al “Giraud” di Torre Annunziata, lo ha fatto con dignità, spirito di squadra e orgoglio, elementi che da sempre rappresentano l’anima del club azzurrostellato. La sconfitta per 2-1 contro il Savoia, maturata nei minuti finali di una gara combattuta e intensa, lascia l’amaro in bocca, ma anche la consapevolezza che la strada intrapresa da Raffaele Novelli è quella giusta.

Per lunghi tratti del match, infatti, la Paganese ha dato la sensazione di poter controllare la sfida. Il vantaggio firmato da Andrea Mancino al 25’ è stato il frutto di una gestione ottimale del primo tempo. Una squadra che sa quello che vuole, capace di interpretare la gara con ordine e personalità, anche in un ambiente caldo come quello oplontino.

Nella ripresa, però, la partita è cambiata subito. Il gol di Frasson in apertura ha riacceso il Savoia e dato nuova linfa ai padroni di casa. La Paganese ha sofferto la fisicità e la spinta offensiva dei bianchi, ma ha continuato a difendersi con compattezza, cercando ripartenze rapide e provando a colpire negli spazi. Tutto sembrava ormai indirizzato verso i calci di rigore, finché, nel recupero, l’episodio del rigore – procurato da Di Biagio e trasformato da Munoz – ha spezzato l’equilibrio e spento i sogni di qualificazione.

Una beffa sportiva, maturata nel momento più crudele, ma che non cancella quanto di buono visto. Questa Paganese ha un’identità precisa, gioca con coraggio e mentalità propositiva. È un gruppo in crescita, che sta assimilando i principi del proprio allenatore e che dimostra compattezza anche nei momenti di difficoltà.

L’eliminazione brucia, certo, ma non deve oscurare la prestazione. Al contrario, può diventare un punto di forza per il futuro, un passaggio di maturità da cui ripartire con maggiore convinzione. Il campionato resta la priorità, e se lo spirito visto ieri verrà confermato, gli azzurrostellati potranno togliersi soddisfazioni importanti.

Perdere può capitare. Uscire a testa alta, con identità e dignità, è già un segnale da grande squadra. E la Paganese, sotto questo profilo, ha già cominciato a farsi rispettare.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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