Vigilia di grande attesa in casa Paganese, che domani farà visita al Pompei in una delle sfide più interessanti del turno di Serie D. Gli azzurrostellati si preparano a un banco di prova importante, non solo per la classifica, ma anche per la crescita complessiva di un gruppo che, giornata dopo giornata, sta trovando la propria identità tecnica e mentale.

L’ambiente azzurrostellato si respira con una miscela di fiducia e prudenza: la squadra di mister Raffaele Novelli ha mostrato passi avanti significativi sul piano del gioco, ma il tecnico – come sempre lucido e concreto – ha preferito nella conferenza della vigilia frenare entusiasmi eccessivi, ribadendo la necessità di restare concentrati sul percorso.

«Affronteremo un avversario che ha un grande equilibrio di squadra, in tutti i reparti» — esordisce il tecnico azzurrostellato in conferenza pre-gara — «È una squadra che sa ripartire molto bene perché dispone di giocatori dinamici in avanti, capaci di attaccare la profondità, dare ampiezza e muoversi tra le linee. Ci aspettiamo una partita di alta intensità, con spazi ristretti: dovremo mantenere serenità e tranquillità nel saper leggere dove ci concederanno qualche varco».

Parole misurate, che rispecchiano perfettamente il profilo del tecnico salernitano: pragmatico, attento ai dettagli, ma consapevole del potenziale del suo gruppo. La Paganese arriva al match con il Pompei con un assetto più equilibrato, una maggiore solidità difensiva e una convinzione crescente nei propri mezzi.

La sfida del Comunale di Santa Maria La Carità rappresenta un test di maturità: il Pompei, squadra ambiziosa e con pedine di valore, impone ritmi alti e intensità. Sarà fondamentale la gestione dei momenti della partita e la capacità degli azzurrostellati di mantenere lucidità anche sotto pressione.

In definitiva, quella di domani non sarà soltanto una partita: sarà una verifica di carattere, una tappa nel processo di crescita che mister Novelli sta costruendo con equilibrio e determinazione.

La Paganese ha imboccato la strada giusta. Ora serve solo una cosa: continuità. Perché il lavoro paga, e il campo – come sempre – non mente mai.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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