La Paganese arriva da due sconfitte consecutive che hanno inevitabilmente lasciato il segno. Non tanto per la classifica, ancora ampiamente recuperabile, quanto per il morale di un gruppo che, dopo un avvio incoraggiante, si trova oggi a fare i conti con la prima vera fase delicata della stagione.

Il doppio ko ha evidenziato limiti di attenzione e continuità che non possono essere sottovalutati: in Serie D basta un calo, anche minimo, per compromettere il risultato. Eppure, proprio nelle difficoltà, si misura la maturità di una squadra. È in momenti come questi che servono compattezza, personalità e, soprattutto, la voglia di riscatto.

Mister Novelli conosce bene la piazza e sa che l’ambiente pretende una risposta immediata: non una reazione istintiva, ma un cambio di passo concreto sul piano del gioco e dell’atteggiamento. La Paganese ha qualità e risorse tecniche per rialzarsi: lo dicono i nomi, lo dice la profondità dell’organico. Ma ora occorre che a parlare sia il campo, con una prestazione solida, di sacrificio e determinazione.

Il campionato è lungo e non si vince a settembre né a ottobre, ma si costruisce passo dopo passo, imparando dagli errori. La Paganese non può permettersi di farsi trascinare dal pessimismo: deve trasformare la delusione in energia, la rabbia in concentrazione, l’orgoglio in punti.

Il tempo delle recriminazioni è finito: adesso serve solo una cosa, tornare a vincere. Sotto con l'Acerrana!

Sezione: Editoriale / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 08:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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