Langella annuncia Giampà sulla panchina del Nola. Ufficiale l'approdo di Faella, ex Paganese

A Nola, al termine della Festa dei Gigli, il presidente Giuseppe Langella ha presentato con passione e determinazione la stagione 2025/26 della Nola Calcio 1925, impegnata nel campionato di Serie D. La società, costretta a disputare le gare interne a Cardito a causa delle condizioni dello “Sporting Club” di Nola, punta a rappresentare con orgoglio e dignità la città, dopo aver acquisito il titolo sportivo della Puteolana.

Langella ha sottolineato il progetto ambizioso: “Abbiamo già costruito il 60% della rosa e vogliamo essere protagonisti”. Tra le novità di rilievo spicca l’arrivo in panchina di Domenico Giampà, allenatore che ha rifiutato offerte dalla Serie C per sposare il progetto nolano. “Il mister ha chiesto 5-6 attaccanti, li prenderemo. Ha idee chiare e un gioco offensivo” ha dichiarato il presidente. E svela un aneddoto: "Mi ha colpito in un colloquio. Alla mia domanda ‘che significa Toto Cotugno?’ mi ha risposto: significa arrivare sempre secondo. E io spero che quest’anno arrivi primo con noi”.

Il primo colpo ufficiale è l’ingaggio dell’attaccante Alessio Faella, prelevato dalla Paganese, a cui seguiranno altri rinforzi con un mix di giovani e giocatori esperti, tutti di proprietà, senza ricorrere a prestiti. Langella ha evidenziato la scelta strategica di puntare su contratti pluriennali e su una selezione attenta di talenti nati dal 2005 al 2007.

Nonostante l’entusiasmo per il progetto tecnico, il presidente ha espresso profonda preoccupazione per l’emergenza strutturale: “Non abbiamo un campo per allenarci né una sede. È una vergogna, nessuna città della Campania è ridotta come Nola”. Ha rivolto un appello diretto all’amministrazione comunale affinché intervenga tempestivamente per risolvere la situazione.

Infine, Langella ha confermato la campagna abbonamenti e il raduno fissato per il 23 luglio ad Atripalda, ribadendo la volontà di far crescere la squadra e la città: “La Serie D è impegnativa, ma non abbiamo paura di nessuno. Nola vuole tornare protagonista, ma serve che anche la città faccia la sua parte”.