Serie D 2025/2026, a rischio esclusione diverse società per criticità economiche e societarie

Con l’apertura ufficiale delle iscrizioni al campionato di Serie D 2025/2026 prevista tra il 4 e il 10 luglio, cresce l’attenzione sul destino di alcune società che rischiano di essere escluse dalla competizione a causa di problemi economici e situazioni societarie instabili.

Il calcio dilettantistico italiano, e in particolare la Serie D, vive da anni una fase di grande complessità finanziaria. Diverse società, pur vantando una lunga tradizione e un seguito importante, si trovano a dover fare i conti con bilanci in sofferenza, ritardi nei pagamenti e mancanza di capitali freschi indispensabili per garantire la partecipazione al campionato. A complicare ulteriormente il quadro vi sono situazioni societarie intricate, caratterizzate da indecisioni nella governance, assenza di interlocutori affidabili e difficoltà nel reperire nuovi investitori. Questi fattori rischiano di compromettere non solo la stabilità economica, ma anche la possibilità di completare in tempo utile l’iscrizione al torneo.

Al momento, non sono state ufficializzate esclusioni definitive, ma numerosi club sono in fase di valutazione e monitoraggio da parte della Lega Nazionale Dilettanti (LND). Fonti vicine agli ambienti federali indicano che alcune società storiche potrebbero non presentare tutta la documentazione necessaria o non dimostrare di possedere i requisiti economici minimi richiesti. Il rischio esclusione si riflette inevitabilmente sul calendario, sulla composizione dei gironi e sull’intero equilibrio della Serie D, un campionato che da sempre rappresenta il cuore pulsante del calcio dilettantistico italiano.

La scadenza del 10 luglio per perfezionare l’iscrizione è un momento cruciale per tutte le società coinvolte. Entro quella data dovranno essere risolti i nodi societari e presentate garanzie economiche solide. Solo così sarà possibile evitare l’esclusione e garantire continuità ai propri progetti sportivi. La speranza degli appassionati e degli addetti ai lavori è che si trovino rapidamente soluzioni condivise, investimenti concreti e una nuova linfa per i club in difficoltà, affinché il campionato di Serie D possa partire con un organico competitivo e senza defezioni improvvise.