La Paganese si appresta a vivere una stagione intensa, inserita in un Girone H di Serie D che, mai come quest’anno, si preannuncia complesso e insidioso. Non solo per la lunghezza del torneo, che inevitabilmente logora energie fisiche e mentali, ma soprattutto per la qualità e il blasone degli avversari che i ragazzi di Novelli troveranno lungo il cammino.

Il girone, composto da realtà pugliesi, campane e lucane, rappresenta un vero e proprio concentrato di passione, tradizione e rivalità territoriali. A rendere il percorso ancora più arduo ci sono le piazze storiche e calorose come Barletta, Fidelis Andria, Nardò e Virtus Francavilla, solo per citarne alcune: società abituate a respirare calcio di livello, con tifoserie numerose e pressanti, capaci di trasformare ogni gara casalinga in una bolgia difficile da espugnare.

Per la Paganese, che riparte con ambizioni di vertice, sarà fondamentale mantenere continuità di rendimento e non sottovalutare nessun avversario. Perché se da un lato le “big” del girone attireranno le luci dei riflettori, dall’altro le cosiddette outsider – spesso squadre giovani, affamate e ben organizzate – rischiano di diventare mine vaganti in grado di frenare anche le corazzate più attrezzate.

La sfida più grande per gli azzurrostellati sarà quella della tenuta complessiva: reggere la pressione esterna, gestire le energie nei momenti chiave della stagione e saper affrontare trasferte lunghe e dispendiose, spesso su campi ostici e davanti a tifoserie calde. In un campionato che non concede pause, l’equilibrio mentale e la capacità di adattarsi faranno la differenza quanto – se non più – dei valori tecnici.

La strada è tracciata: la Paganese sa di avere mezzi e qualità per recitare un ruolo da protagonista, ma il Girone H non perdona leggerezze. Serviranno determinazione, fame e maturità per trasformare le insidie di questo campionato in opportunità di crescita e di vittoria.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 08:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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