DI Emmanuele Sorrentino 

C’è sempre un brivido particolare quando la stagione ricomincia. Per la Paganese, l’esordio in campionato sul campo del Nardò non rappresenta soltanto la prima tappa di un lungo cammino, ma il punto di ripartenza di una storia che la tifoseria non ha mai smesso di sognare.

Per gli azzurrostellati si tratta della quarta stagione di fila in Serie D: una categoria che sta stretta a questa piazza, che merita più importanti palcoscenici. A Pagani la passione non è mai venuta meno: la gente dello Stadio Marcello Torre ha dimostrato negli anni di saper essere il vero dodicesimo uomo, un motore che spinge la squadra ben oltre i propri limiti. E oggi quella stessa spinta torna a farsi sentire, con un entusiasmo che guarda oltre la semplice salvezza.

La società, con l’arrivo di mister Raffaele Novelli, ha affidato la guida tecnica a un allenatore esperto e pragmatico, capace di coniugare organizzazione tattica e valorizzazione dei giovani. Un progetto che mira a dare identità e continuità, con l’obiettivo di riportare la Paganese ad affacciarsi, passo dopo passo, in categorie più consone alla sua tradizione.

Il popolo azzurrostellato lo sa bene: ogni trasferta, ogni coriandolo di cori, ogni applauso diventa un mattone di questo percorso. A Nardò, la Paganese scenderà in campo con il cuore gonfio di orgoglio e con il sostegno di chi, da Pagani e non solo, continuerà a spingere con la voce e con l’anima.

Non sarà un campionato semplice: la Serie D è fatta di battaglie sportive, campi difficili e avversari pronti a dare il massimo. Ma se c’è una certezza, è che la Paganese non sarà mai sola. E questo, spesso, fa la differenza.

Perché il futuro si costruisce con pazienza, ma si accende con la passione. E la passione, a Pagani, non è mai mancata.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 07 settembre 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoPaganese
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