L’ottava meraviglia di Giampà: testa bassa e pedalare. D’Agostino super!

L’Editoriale del lunedì all’indomani della trasferta vincente di Arzachena, che ha visto la Paganese allungare in classifica sul Sorrento a +3
16.01.2023 21:30 di  Emmanuele Sorrentino  Twitter:    vedi letture
L’ottava meraviglia di Giampà: testa bassa e pedalare. D’Agostino super!
© foto di Profilo Facebook Paganese

Nella gara più ostica di questo inizio 2023, nella trasferta più delicata per la formazione azzurrostellata, contro una squadra e una regione "dura", aggettivo adoperato dal tecnico Giampà per qualificare le difficoltà logistiche, ambientali e strutturali che le compagini incontrano nelle gare in esterna in Sardegna, la Paganese, pur senza brillare, anzi, rischiando molto soprattutto in avvio, vince, in maniera più che efficace, seppur di misura, riprendendo ancora il concetto di "cortomusismo" marchio di fabbrica dell'ex tecnico del Città di S. Agata, il cui diktat è "meglio vincere di misura e giocare bene", ma soprattutto convince. 
Una formazione che settimana dopo settimana ha raggiunto la sua quadra, maturando dal punto di vista caratteriale, facendosi forza su quel gruppo più affiatato che mai. Circostanze e caratteristiche che in quel di Pagani mancavano da tempi immemori: d'altronde i campionati non si vincono solamente registrando le difese, sfoderando bomber che ti segnano gol a raffica, allestendo in maniera minuziosa il centrocampo che assolva in maniera impeccabile la funzione di filtro. Si vincono anche sulla forza del gruppo, il Gruppo, affiatato come non mai, assetato di vittorie, coeso, per niente vulnerabile. 
E con queste premesse si costruiscono le basi per l'ottava meraviglia di Giampà: attesa, cercata, voluta. L'ottava vittoria di fila che permette alla Paganese di staccare il Sorrento, squadra unica vera inseguitrice degli azzurrostellati, brava ad aver assottigliato il divario di dieci lunghezze dai costieri di qualche settimana fa, facendolo diventare oggi il +3 che tutti hanno avuto modo di vedere al termine delle gare della diciannovesima giornata.

Una vittoria, quella di Arzachena, che ha un solo nome e cognome: Stefano D'Agostino. Il fantasista di Genova si diverte e fa divertire la squadra, confezionando come ben pochi il suo dodicesimo assist stagionale per il consueto taglio sul secondo palo di Francesco De Felice, l'unico, a suo dire, bravo ad intuire anticipatamente le sue intenzioni. Quel "terzo tempo" efficace che fa la fortuna di questa Paganese, che regala gioie ai tifosi, accorsi al "Biagio Pirina" in numero consistente, ma soprattutto ad un ambiente deluso e spento dalle continue "figuracce" in terza serie con salvezze risicate o per il rotto della cuffia, come quelle ai play-out con il Bisceglie al 97', oppure oggetto di "trattativa" con la Lega tra ripescaggi e riammissioni dell'ultimo minuto. Questa piazza ha risposto presente dopo tanti anni di letargo: ha il desiderio di sognare, di vincere, di realizzarsi, di riscattarsi. La Paganese, oggi, sta facendo la sua parte, raccogliendo, oltre ai pochi irriducibili, tutti coloro che negli anni hanno deciso di abbandonare la "stella" per cercare altrove gioie e certezze. Ora, in queste ultime quindici finali, come ricordato da Giampà, ci si gioca tutta una stagione: testa bassa e pedalare uniti e compatti verso l'obiettivo.