La Paganese comincia a delineare con sempre maggior chiarezza la propria fisionomia in vista della stagione 2025/2026. L’ultimo tassello inserito dal direttore sportivo Antonio Bocchetti risponde al nome di Micheal Leonel Pierce, centrocampista argentino classe 1993, prelevato dal Gravina, reduce da una stagione da leader silenzioso e uomo d’ordine nel cuore della mediana pugliese.

Un profilo che convince per esperienza, mentalità e duttilità. Pierce, cresciuto calcisticamente tra le fila dell'All Boys, dopo un passaggio al Racing Club II, formatosi poi con le esperienze in Romania con Botoșani e Petrolul, di Lanzarote e in Italia di Gravina, rappresenta il classico equilibratore: un centrocampista di sostanza, capace di leggere le situazioni tattiche con intelligenza, garantendo al contempo ordine e protezione alla linea difensiva. Un innesto che porta fosforo, ma anche una buona dose di personalità, quella che serve per reggere le pressioni e dettare i tempi in una piazza ambiziosa come Pagani.

La firma dell’argentino va letta all’interno di un mosaico più ampio, che il diesse Bocchetti sta componendo con lucidità e strategia, in piena sintonia con il tecnico Raffaele Novelli. L’identità della nuova Paganese si fonda infatti su un mix ponderato di esperienza, spirito di sacrificio e qualità funzionali al calcio propositivo caro all’allenatore campano. Non nomi altisonanti, ma calciatori funzionali, motivati e soprattutto affamati. In questo senso, Pierce incarna alla perfezione la nuova filosofia: concretezza, affidabilità e spirito di gruppo.

La scelta di puntare su calciatori già rodati nella categoria ma con ancora margini di crescita dimostra la volontà della società di costruire una squadra competitiva ma sostenibile, solida ma non rinunciataria. Il centrocampo, reparto nevralgico in ogni progetto tattico, inizia così ad assumere contorni definiti, e l’arrivo dell’argentino lascia intuire anche l’idea di un centrocampo a tre, con un vertice basso in grado di gestire i ritmi e supportare entrambe le fasi.

Pierce non sarà certo l’ultimo innesto. Ma la sua presenza certifica una direzione chiara: la Paganese non sta improvvisando, ma seguendo un percorso pensato e coerente. E i tifosi, che da mesi attendono segnali di rilancio concreto, iniziano a vedere le prime risposte. Il cantiere è ancora aperto, ma i lavori procedono con metodo. E le fondamenta, finalmente, sembrano quelle giuste.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 09 luglio 2025 alle 00:00
Autore: Emmanuele Sorrentino
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