Pinestro impavido: che personalità! Ora azzurrostellati più consapevoli. Pagani e Cava accomunate dallo stesso episodio: che bello!

L’Editoriale del lunedì di TuttoPaganese.it, a margine dello scontro diretto dello stadio “Italia” tra Sorrento e Paganese, disputatosi ieri
13.03.2023 15:45 di  Emmanuele Sorrentino  Twitter:    vedi letture
Pinestro impavido: che personalità! Ora azzurrostellati più consapevoli. Pagani e Cava accomunate dallo stesso episodio: che bello!
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

Non era facile strappare punti importanti in ottica promozione allo stadio "Italia" di Sorrento, divenuto una bolgia in occasione del big match con la capolista Paganese. Prima parte della prima frazione di gioco decisamente in sordina per gli azzurrostellati, che non sono riusciti a combinare nulla di buono e andando peraltro sotto di due gol. Anzi, i rossoneri avrebbe potuto dilagare se non avessero peccato di imprecisione. Poi di colpo un episodio che cambia le sorti del match: prima una staffilata di Sicurella, smanacciata in corner da Del Sorbo, talento di casa fresco di convocazione nella Rappresentativa Serie D di Giannichedda, poi il tiro dalla bandierina successivo con la sfera che arriva a De Felice sul secondo palo, il quale impatta di testa spedendo sul legno opposto, dove è appostato Capone che apparecchia per il tap-in vincente di testa di Di Somma. Una rete che permette alla Paganese di accorciare le distanze: da lì in poi un'altra partita con gli azzurrostellati che prendono coraggio e i costieri che arretrano pericolosamente. D'Agostino vuole lasciare il segno sul derby, imbeccato da una palla preziosa recuperata a centrocampo dal sontuoso Faiello, ma il suo diagonale viene respinto dall'estremo difensore di casa. Da quell'azione, il Sorrento non riesce a mettere la palla oltre la linea mediana, permettendo agli uomini di Giampà di recuperarla e, grazie ad una giocata sull'out di Cusumano, che appoggia per il "Mago", la sfera arriva bella e buona sul versante destro per De Felice, che ha tutto il tempo di controllare e battere Del Sorbo con un potente destro al volo sul primo palo.

Sulla sfida di Sorrento vale la pena soffermarsi su due punti davvero importanti, che probabilmente hanno rappresentato l'arma in più per gli azzurrostellati: il primo è l'ingresso in campo spavaldo di Mario Pinestro, un giovane, classe 2004, che si è trovato ad accelerare il riscaldamento per rilevare il compagno Luca Moro, infortunatosi nello scontro in area con Badje e al quale va il nostro "in bocca al lupo", subentrare a pochi secondi dal penalty che, in neanche 20', avrebbe permesso al Sorrento di portarsi sul 2-0 in una gara davvero importante ai fini della promozione diretta in Serie C, e riuscire, con una calma davvero unica nel suo genere, a neutralizzare il tiro dal dischetto, neanche troppo angolato di Herrera, ripetendosi dopo quello respinto a Turchetta nella trasferta di Caserta. Non è una novità ci mancherebbe, ma ieri era una partita troppo speciale per fare qualcosa che all'estremo difensore è riuscito in maniera alquanto normale. Vero è che dopo una manciata di minuti la formazione di Maiuri troverà comunque il raddoppio con lo stesso attaccante gambiano classe 2001, ma in quella circostanza l'estremo difensore azzurrostellato è risultato davvero deciviso per l'economia del match. Perché la Paganese ha capito che dal campo "Italia" poteva uscirne indenne, senza sconfitta e soprattutto con un margine di punti, seppure lo stesso, che permette comunque di avere dalla propria un vantaggio di notevole rilevanza.

Il secondo punto sul quale è necessario porre l'accento è la consapevolezza da parte della Paganese che l'approccio alla gara può risultare sbagliato a primo impatto, ma ci sono tanti minuti, nella fattispecie ben settanta, per rimediare. I "fantasmi" della disfatta interna con l'Atletico Uri erano dietro l'angolo, quelli con la Palmese pure, anche se in quel caso gli azzurrostellati erano avanti di una rete. Stavolta si è ripetuto quanto accaduto a Vallo della Lucania nel derby con l'Angri, quando i grigiorossi, freschi del cambio in panchina con l'approdo di Condemi al dimissionario Sanchez, misero in difficoltà Maggio e compagni, salvo poi arrendersi nel finale alla rete di Cusumano, dopo un secondo tempo da parte degli azzurrrostellati da leader incontrastati. Una caratteristica che si addice alle prime della classe, che devono giocoforza fare punti importanti anche in partite sporche, anche quando sembra andare tutto storto. Ieri gli uomini di Giampà hanno mostrato la voglia e la determinazione di riequilibrare il match e fermare un Sorrento apparso agguerrito come non mai.

In conclusione una nota su un episodio analogo e curioso che accomuna due comunità, Pagani e Cava de' Tirreni, che ad oggi già sognano in grande per l'importante ritorno in Serie C: ieri un gruppo modesto di supporters azzurrostellati hanno atteso l'arrivo della squadra dalla trasferta di Sorrento sul piazzale Angelo Mammì per complimentarsi per la prestazione con i costieri, frenando una diretta concorrente, inneggiando cori alla squadra e accompagnandoli nel loro ingresso al "Marcello Torre", dove D'Agostino e compagni si sarebbero scambiati i saluti, riprendendosi gli effetti personali e dandosi l'appuntamento a martedì per la ripresa delle attività in vista della sfida interna con il Nola. Episodio, come detto, verificatosi allo stesso modo nella vicina cittadina metelliana, dove i tifosi blufoncé hanno presidiato l'uscita autostradale A3 di Cava per accogliere gli uomini di Troise per l'importante successo maturato a Bitonto nei minuti finali. Due piazze che hanno sofferto per la retrocessione tra i Dilettanti e che ora ambiscono al grande ritorno in Lega Pro, su palcoscenici calcati con dignità e costanza. L'augurio a entrambe di centrare nel più breve tempo possibile questo traguardo.