Nocerina, D’Eboli fa il punto: «Squadra completa, niente colpi di scena. Puntiamo su funzionalità ed equilibrio»

Dopo la larga vittoria nell’amichevole contro la Rappresentativa Arianese, il direttore sportivo della Nocerina, Cocchino D’Eboli, ha rilasciato dichiarazioni chiare e decise, tracciando un bilancio sulla rosa, sul mercato e sulla preparazione precampionato. Nessuna rincorsa ai “nomi da copertina”, ma una strategia fondata su giocatori funzionali e motivati, in linea con l’identità della squadra.

«Non abbiamo bisogno di ciliegine, né di mandarini né di arance. La rosa è completa. Siamo 24 e mi sento tranquillo», ha affermato D’Eboli, spegnendo le voci su possibili nuovi colpi ad effetto. L’unico innesto atteso è un difensore under, il cui arrivo è previsto nelle prossime ore. Resta in bilico solo la posizione di Monaco, ancora oggetto di valutazioni.

Il dirigente, ex Paganese, ha ammesso con franchezza che in passato sono stati commessi errori, soprattutto a livello di approccio mentale e gestione della gara: «Abbiamo sbagliato noi, con atteggiamenti sbagliati. Stavolta si è lavorato su fisicità ed esperienza», ha dichiarato, rimarcando la volontà di costruire un gruppo solido più che spettacolare.

Sul fronte della condizione atletica, D’Eboli ha confermato la piena fiducia nel lavoro dello staff tecnico: «Il ritiro serve a mettere benzina. Alcuni, come Diop o Até, sembrano in ritardo, ma ci sarà tempo per tutti. La gestione sarà personalizzata».

Infine, uno sguardo al futuro prossimo: dal girone di assegnazione al rapporto con la tifoseria. «La Nocerina è temuta. Se ci evitano, un motivo c’è. Noi rispettiamo tutti, ma andiamo per la nostra strada», ha detto con determinazione. Più critico, invece, sulla questione delle restrizioni ai tifosi: «Quando non ci fanno entrare per motivi che non dipendono da noi, dà fastidio. Il calore della nostra gente è fondamentale».

Le parole di D’Eboli confermano una linea tecnica chiara e coerente: costruire una Nocerina competitiva, pragmatica e consapevole della propria identità, dentro e fuori dal campo.