Paganese verso il girone H? Si prospetta una sfida ad alta intensità territoriale

In attesa della composizione ufficiale dei gironi, prende sempre più corpo l'ipotesi dell'inserimento della Paganese nel girone H della Serie D 2025/2026. Una soluzione logica sotto il profilo geografico e sportivo, che riporterebbe gli azzurrostellati al centro di un contesto competitivo di altissimo livello, costellato da derby campani e incroci con storiche rivali pugliesi e lucane.

Il girone H dovrebbe coinvolgere squadre appartenenti principalmente a Campania, Puglia e Basilicata, creando un mix di storicità e passione territoriale. Tra i club che quasi certamente ne faranno parte figurano: Sarnese, Savoia, Scafatese, Angri, Casarano, Barletta, Nardò, Virtus Francavilla, Gallipoli, Ferrandina, oltre alla stessa Paganese.

Una configurazione che garantirebbe trasferte contenute, alto afflusso di pubblico e un calendario ricco di partite molto sentite dal punto di vista ambientale.

L’inserimento nel girone H consentirebbe alla Paganese di tornare a disputare classici derby campani, come quelli con Savoia e Scafatese, rivali tradizionali e portatrici di tifoserie calde e passionali. Il match con il Barletta, pur di altra regione, si preannuncia altrettanto infuocato, considerando il blasone delle due squadre e la storia recente fatta di incroci ricchi di tensione sportiva.

Sul piano tecnico, il girone H si preannuncia come uno dei più competitivi dell’intero panorama della Serie D. Molte delle squadre presenti puntano ai vertici della classifica e hanno costruito organici importanti, spesso con calciatori provenienti da categorie superiori. La Paganese, reduce dall'esperienza nel girone G di Serie D con laziali e sarde, parte con l’obiettivo di migliorare il sesto posto della passata stagione, con il quale ha sfiorato la qualificazione ai play-off, ma dovrà misurarsi con realtà ben strutturate e ambienti caldissimi.

Dal punto di vista logistico, il girone H favorisce una maggiore presenza dei tifosi azzurrostellati in trasferta, grazie alla relativa vicinanza geografica degli impianti. Ciò rappresenta un vantaggio in termini di sostegno emotivo e rappresenta un'opportunità per rinsaldare il legame tra squadra e piazza.